Alfredo

Una cosa ho capito con questa malattia che ogni giorno si prende in pezzettino di me. Il mio volto è della forma e dimensione che vuole il cortisone. Il mio corpo non si muove quasi più. Che c’è da capire mi chiederete?
C’è la VITA. Fino a quando l’ultimo pezzettino di me sarà vivo, io voglio vivere e amare. Non voglio pensare troppo al domani e al dopodomani. D’altronde che ne so? Magari potrei anche guarire. Un giorno alzarmi e ricordare tutto questo solo come un brutto periodo. E allora, molti giorni sono tanto, troppo difficili. Ma in tutti gli altri mi voglio muovere. Voglio muovere il cervello e il cuore. Voglio muovere le parole per dire Ti Amo, grazie, ti voglio bene, mi manchi. Non voglio aspettare. Le voglio dire ora. Ma non perché non so se domani riuscirò a dirle. Solo perché non voglio sprecare nemmeno un attimo del mio tempo. Voglio essere sicuro di amare a prescindere dalla malattia. Voglio essere io. Voglio che voi sappiate che siete nel mio cuore e che la mia bionda sappia che la amo. Voglio che il nanetto mi scodinzoli intorno felice. Non Voglio far finta che la tristezza non esiste. E in quel momento voglio una coccola e un bacio. Insomma voglio vivere.

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